Oggi vi voglio parlare del trattamento eseguito dal nostro Maestro Trattatore FILA Maurizio Donno assieme a Barnaba Agostino alla casa Dusensky Vitale ad Ostuni (Br).
La casa è formata da una serie di manufatti in pietra naturale costruiti ad inizio 900, recuperati e ristrutturati, ai quali è stato aggiunto un nuovo corpo collegato attraverso corridoi sotterranei. L’effetto finale è una splendida architettura contemporanea che si integra perfettamente nel paesaggio traduzionale della Valle d’Istria.
L’intervento, eseguito dal nostro Maestro Trattatore tra agosto 2010 e dicembre 2011, è consistito nella pulizia dopo posa e nel trattamento protettivo di tutti e tre i copri della villa con l’impiego di soli prodotti ecologici a base acqua, come voluto dalla Committenza.
Vediamo più nel dettaglio i lavori eseguiti:
Pavimentazione interna in pietra bianca di Carovigno e limestone Samarcanda Tunisi: è stato effettuato un lavaggio con CLEANER PRO, seguita poi da due mani del protettivo antimacchia a base acqua W68 e da 2 mani di MATT, cera di finitura ad effetto naturale.
Anche per i rivestimenti e top bagni in pietra è stato applicato W68 per assicurare la massima idrorepellenza e protezione dalle macchie e dallo sporco.
Sulla pavimentazione esterna in legno, invece, è stato fatto un lavaggio profondo con ALGAENET che ha permesso di rimuovere alghe e muschi che avevano ricoperto l’intera superficie.
Per la pulizia del solarium/terrazza in pietra ricomposta bianca è stato utilizzato il detergente acido concentrato DETERDEK PRO seguito dal detergente sgrassante PS87 PRO. Per assicurare, infine, una perfetta pulizia ed igenizzazione della zona piscina, poco prima della consegna del cantiere è stata fatta un’ultima pulizia generale con il detegente disinfettante SANIFAST.
Che dire? un trattamento a regola d’arte! Complimenti al nostro Maestro Maurizio Donno che ha saputo utilizzare sapientemente i prodotti giusti per ciascuna superficie, rispettando i materiali ma anche l’ambiente grazie ai protettivi ecologici a base acqua!
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Articolo scritto da Francesco Pettenon